La società ha realizzato residenze universitarie già attive a Roma, Bari e Chieti, poi sarà la volta di Firenze e in seguito Torino, Napoli e Milano.
Un fenomeno in progressiva espansione, con il vantaggio di avere Nasce da una nicchia di potenziale ancora inesplorato il business di Campus X, la società che si occupa di investimenti nelle residenze universitarie. “E’ uno spazio nuovo in Italia – dichiara Ernesto Albanese, a.d. di Campus X – con 40mila letti nelle residenze universitarie contro i 50mila in Olanda, i 350mila in Francia e Germania e i 600mila in Inghilterra”.
Negli ultimi 2-3 anni la richiesta per questo tipo di ospitalità si è fatta più impellente, infatti molti proprietari stanno utilizzando i propri appartamenti per l’attività di b&b e non accettano più gli studenti.
La valenza di questo “prodotto” all’interno del settore immobiliare sta crescendo “e avrà ancora più impulso in futuro – sottolinea Albanese – visto che le residenze nascono spesso da una seconda vita di immobili – uffici o scuole – in via di trasformazione”. Sul valore dell’investimento, il manager spiega che non bisogna ragionare in mq ma in letti: “E’ un business che si costruisce sulle camere singole – commenta – e vale 40-50mila euro per letto, con una redditività attorno al 5%). Ha poi una sua caratteristica particolare che si differenzia dal segmento turistico perché è un’attività aciclica che fonda le sue radici su contratti annuali”.
Roma, Bari e Chieti le strutture già attive, e dall’anno prossimo si aggiungerà Firenze. “La nostra – aggiunge Albanese – è una formula all inclusive, che esclude soltanto il pasto. Le unità abitative hanno una cucina comune o un angolo cottura per mini appartamenti e nelle strutture è presente un ristorante”. Tanti i servizi inclusi: lounge, sale giochi, piscina, persino i transfer per i campus quando la logistica li richiede. I prossimi progetti riguarderanno poi città come Torino, Napoli e Milano.
Le attività di Albanese, un passato nel turismo tra Eurofly e Atahotels, riguardano anche il supporto progettuale a proprietà alberghiere. “Seguiamo un hotel a Milano, ex Una Hotel di via Tocqueville, che è oggetto di ristrutturazione perché in fase di forte espansione con un investimento previsto di 6 milioni di euro. Stiamo guardando anche ad altri alberghi, con investimenti mirati per prodotti che abbiano potenzialità. L’obiettivo è riposizionare e rilanciare le strutture”. l.d.
Fonte www.abouthotel.it